E LA PALUDE CHE SI’ PLACIDA S’ALLUNGA AMBIENTE, UOMO E BONIFICHE

By 21 Aprile 2016 PUBBLICAZIONI Nessun commento

Continua la pubblicazione dei quaderni del Centro Studi sulle Bonifiche nell’Italia Meridionale.

Il nuovo volume – il terzo dei quaderni pubblicati dal CESBIM – raccoglie i contributi sul tema della bonifica idraulica presentati al convegno svoltosi a S. Maria Capua Vetere il 24 e il 25 marzo 2015, organizzato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università di Napoli, con la collaborazione del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici, della Società Geografica Italiana e del Centro Studi sulle Bonifiche nell’Italia Meridionale. Sulla falsariga del programma delle due giornate di discussione, i contributi sono organizzati nelle seguenti sezioni tematiche:

  • Le bonifiche idrauliche e la Storia,
  • Cartografia e bonifiche,
  • Le bonifiche tra Storia e politica del territorio,
  • Le bonifiche idrauliche oggi.

I contributi presentati affrontano il variegato tema della bonifica e della trasformazione del territorio sotto le diverse visuali dello storico e del geografo, del tecnico idraulico e del pianificatore territoriale, e passano in rassegna un’ampia serie di casi di studio, costituiti dalle più importanti bonifiche condotte negli ultimi secoli, a partire da quelle dei Regi Lagni e delle paludi di Napoli che trovano la loro remota origine nel periodo aragonese e fino alla bonifica papalina e poi littoria delle paludi pontine, dalla bonifica sette-ottocentesca della val d’Adige a quella del Fucino, alle opere della Riforma fondiaria post-bellica nella piana del Sele. Non mancano i riferimenti a esperienze internazionali, tra le quali figurano la bonifica del Negev in Israele e la bonifica ambientale del bacino della Ruhr in Germania. La ricostruzione storica dei processi di trasformazione territoriale originati dalla bonifica si accompagna poi a riflessioni sulla sua attuale centralità nell’ambito delle politiche di sviluppo e di riqualificazione territoriale, specie nei territori nei quali ancora oggi il disordine idraulico si accompagna al degrado ambientale.

 

Il quaderno può essere richiesto inviando una e-mail all’indirizzo [email protected].

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